mercoledì 13 ottobre 2021

NeO-Global o Satanassi?!?

Sistematicamente, ad ogni evento catalizzatore, diventa quasi necessario dover rivedere e valutare con molta attenzione tutto ciò che la storia dell’umanità ha seminato nelle coscienze dei singoli individui.

Sempre ammesso che la si sia studiata con la dovuta attenzione!

L’unica cosa certa di tutti gli avvenimenti storici (che riguardano soprattutto l’evoluzione democratica dei popoli del nostro pianeta), da quelli più antichi ai più recenti, è il fattore “vittoria”.

Qualunque popolo o nazione che abbia vinto una guerra, o una qualsiasi disputa territoriale, ha automaticamente acquisito il diritto di dettare le proprie regole e imposizioni. Chi vince comanda, … appunto!

Di eventi relativi ad atteggiamenti dispotici ne è zeppo il nostro passato, anche quello più recente, e ne abbiamo riscontro anche nel presente (vedi Afghanistan, Birmania, Yemen, Sud Sudan, altri stati del centro Africa, ecc. ecc.).

La spinta al predominio ed al colonialismo, manifestata già dai primi avventori storici, è stata la principale artefice dell’attuale delimitazione geo-politica dell’intero globo. I confini territoriali di ciascun singolo stato, che oggi consideriamo una sacrosanta necessità acquisita o, meglio ancora, sinonimo di sovrana appartenenza, in realtà non sono altro che una bene-placida accondiscendenza da parte dei più importanti imperialismi della nostra storia. Considerare una nazione (soprattutto tra quelle più piccole al mondo) come sovrana all’interno del proprio territorio è, ormai, appurato essere soltanto uno stereotipo. Quanti degli attuali cosiddetti “piccoli stati” possono effettivamente considerarsi sovrani, o indipendenti da qualsiasi condizionamento esterno? A mio avviso, nessuno!

Come ho già accennato, l’imperialismo ed il colonialismo delle più blasonate nazioni dominanti del pianeta, come l’Inghilterra, la Francia, la Spagna, la Cina, la Russia, la Germania e, persino l’Italia (ai tempi dell’antica Roma, prima, e del ventennio fascista, dopo), hanno dettato legge ovunque e condizionato tutti i sistemi economici-politici-sociali della cosiddetta “società civile”.

Qualcuno potrà obiettare dicendo: <<ma, ci sono popoli che hanno lottato per ottenere una propria autodeterminazione, indipendenza e libertà, conquistandosi così il diritto di governare sul proprio territorio!>>. Giusto!!! Ma la domanda che bisogna porsi è: ma oggi, nel 21° secolo, esiste davvero un popolo che può considerarsi libero da qualsiasi condizionamento o imposizione neo-liberista?

Quindi, se chi vince detta le regole, possiamo noi essere sicuri al 100% che quelle regole siano giuste?

In effetti, ciò che garantisce che le regole dettate siano eque e rispettose verso la sacralità delle libertà individuali sono soltanto le singole carte costituzionali.

Quando affermo che i confini territoriali odierni sono stati acquisiti grazie al bene-placido dei potenti imperialismi non sto assolutamente vaneggiando, poiché, pur essendo vero che oggi in Italia godiamo della garanzia di una costituzione ineccepibile, non possiamo dire lo stesso sulla libertà da condizionamenti esterni (quasi non discutibili) a cui siamo sottoposti fin dal secondo dopoguerra. Il tutto è facilmente intuibile, visto le attuali eclatanti pressioni che subiscono molti degli articoli costituzionali, soprattutto quando di mezzo ci sono interessi che non coincidono con quelli della collettività.

Il potere politico, alla stregua di quello economico/finanziario, dovrà sempre sbattere contro il muro della costituzione e, visto i continui tentativi di condizionamento e indottrinamento che subisce quotidianamente quello giudiziario, il solo pensare che qualcuno possa volerla cambiare o forzare deve essere considerato un serio campanello di allarme.

 

Così…, “just pour parler un peu”.